TERREMOTO DEL 23 NOVEMBRE 1980. IL RICORDO DI QUEL TRAGICO EVENTO…
di Giustino Castellano
Sono passati
trentatré anni, ma il ricordo di
quella sera è ancora vivo. Fin dal
primo pomeriggio era calata una fitta nebbia e qualche minuto
prima della forte scossa
udimmo un gran boato... poi il buio
e la casa che cominciava a tremare. Io ero in tinello
con mia madre e mia sorella, troppo lontani per
raggiungere subito l'uscita. Rimanemmo in silenzio,
tra la paura ed un forte senso di smarrimento, e solo
quando il peggio sembrava passato, riuscimmo a scendere al piano di sotto
per unirci al resto della famiglia. Non potrò mai dimenticare mia zia
Maria che, in ossequio alla migliore
tradizione partenopea, cercava di
confortare una spaventatissima vicina di casa, rievocando addirittura il
maremoto di Messina dei primi del novecento. Con tono non certo beneaugurante,
Mary (così la chiamavamo in famiglia) insisteva
nel raccontare all’amica che, a detta di suo
padre ( alias mio nonno), la città siciliana era stata distrutta dalla
cosiddetta replica e non dalla prima scossa.
Trascorremmo la notte in strada
ascoltando le frammentarie notizie che
ci provenivano dai pochi mezzi di informazione di cui all'epoca si disponeva.
Solo nei giorni seguenti ci rendemmo conto della reale portata di quella
immane tragedia che con tanta violenza si era abbattuta sulla nostra Regione.
Nel giorno del ricordo, rivolgo il mio pensiero commosso a tutte le vittime di
quel maledetto 23 novembre del 1980.
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