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Visualizzazione dei post da ottobre, 2013

TREBULA BALLIENSIS: LA “POMPEI DEI SANNITI” TRASLOCA A BARIGNANO DI PONTELATONE

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di Roberto Civitella Tecnici e funzionari della Provincia sono già al lavoro per concretizzare un’altra idea pensata, alcuni anni orsono, dagli "amici sognatori”. Nella rotonda di Barignano sarà collocato un monumento richiamante l’Area Archeologica di “Trebula Balliensis” dove sarà evidenziato anche il prospetto della porta sannitic a megalitica scavata a Treglia di Pontelatone (CE). Un'opera realizzata grazie al contributo degli amici operatori turistici pontelatonesi del Bed&Breakfast and Event Villa Cristina " e dell’Agriturismo & Norcineri a "Marinella" Luigi Scirocco , attività site a ridosso della provinciale Barignano-Dragoni/Via Ponte Pellegrino. L'iniziativa mira anche a favorire la visita al sito archeologico, ai borghi viciniori ed ai luoghi di interesse turistico ed ambientale delle aree interne del Monte Maggiore

MORTO ERICH PRIEBKE. AVEVA COMPIUTO 100 ANNI IL 29 LUGLIO SCORSO.

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“Di fronte alla morte di Priebke non si piange e non si ride perché in nessuno dei due casi le vittime potrebbero tornare indietro, in vita. Resta l’amarezza per una figura che non si è mai pentita di ciò che ha compiuto e si è sporcata le mani di sangue come tutte le truppe naziste. Ora le sue vittime sono ad attenderlo lassù in cielo, nella speranza che ci sia giustizia divina” - così ha commentato la notizia il Presidente della Comunità ebraica di Roma.   Erich Priebke era stato condannato all’ ergastolo per aver partecipato sia alla pianificazione, sia alla realizzazione dell’eccidio delle Fosse Ardeatine , durante il quale, il 24 marzo del 1944 , vennero fucilati 335 civili italiani a Roma come rappresaglia per un attacco partigiano che aveva provocato la morte di 33 militari tedeschi . Priebke, dopo una lunga latitanza in Argentina, fu fermato nel 1994 da una troupe della televisione americana Abc , che gli chiese se fosse proprio lui l’ex capitano delle Ss. L’ex nazist

L' ASSOCIAZIONE CULTURALE PROGRESSO ADERISCE ALLA PROPOSTA DELL’ESPRESSO DI CANDIDARE LAMPEDUSA AL NOBEL PER LA PACE.

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Cinque buone ragioni per candidare Lampedusa al Nobel per la pace: 1. Lampedusa è oggi la più importante porta d’ingresso all’Europa. Dall’altra sponda del Mediterraneo – spinti dalla fame, dal dolore, dalle persecuzioni razziali tribali o religiose – partono centinaia di uomini donne e bambini che per tentare di conquistarsi il diritto a vivere mettono nel conto perfino la possibilità di morire. Lì, su quell’isola, si svolge ogni giorno una nobilissima battaglia in nome e per conto del mondo intero. 2. A combatterla è una piccola comunità – 6300 abitanti – che mette da parte la sua vita privata e dimentica i suoi interessi legati a una stagione turistica che dura poche settimane all’anno, per impegnarsi in una straordinaria gara di solidarietà. Uomini donne e bambini che fermano lo scorrere della loro vita normale per aiutare e ospitare i sopravvissuti a drammatici viaggi della speranza. Un popolo che non ha mai smesso di essere umano.