L' ASSOCIAZIONE CULTURALE PROGRESSO ADERISCE ALLA PROPOSTA DELL’ESPRESSO DI CANDIDARE LAMPEDUSA AL NOBEL PER LA PACE.


Cinque buone ragioni per candidare Lampedusa al Nobel per la pace:

1. Lampedusa è oggi la più importante porta d’ingresso all’Europa. Dall’altra sponda del Mediterraneo – spinti dalla fame, dal dolore, dalle persecuzioni razziali tribali o religiose – partono centinaia di uomini donne e bambini che per tentare di conquistarsi il diritto a vivere mettono nel conto perfino la possibilità di morire. Lì, su quell’isola, si svolge ogni giorno una nobilissima battaglia in nome e per conto del mondo intero.

2. A combatterla è una piccola comunità – 6300 abitanti – che mette da parte la sua vita privata e dimentica i suoi interessi legati a una stagione turistica che dura poche settimane all’anno, per impegnarsi in una straordinaria gara di solidarietà. Uomini donne e bambini che fermano lo scorrere della loro vita normale per aiutare e ospitare i sopravvissuti a drammatici viaggi della speranza. Un popolo che non ha mai smesso di essere umano.


3. Premiare un’isola e i suoi abitanti con un riconoscimento internazionale altamente significativo servirebbe anche a svegliare l’Unione Europea dal suo torpore, da un silenzio talvolta fatto di egoismo e indifferenza, e spingerla a occuparsi del dramma di intere popolazioni di migranti che non può essere affidato alla generosità e all’altruismo di un solo paese o addirittura di un piccolo scoglio in mezzo al mare.

4. Premiare Lampedusa sarebbe come gridare “alt” allo scandaloso traffico di carne umana sul quale lucrano all’origine mediatori, scafisti e perfino piccoli ras locali e che costituisce per molti governi del Mediterraneo il sistema più semplice per fingere di risolvere, o almeno di allentare e rinviare nel tempo, drammatici problemi di fame e miseria.

5. Premiare Lampedusa significherebbe infine offrire una piccola ma intensa luce di speranza a chi è costretto ad abbandonare la sua terra e a cercare a casa altrui ciò che non avrà mai a casa propria. Vorrebbe dire che qualcuno nel mondo sta pensando anche a loro, ai dannati della terra, ai morti del mare.

Per queste ragioni chiediamo a tutti di combattere insieme a noi una battaglia di civiltà. Sarà, almeno, una sentita testimonianza di vicinanza e solidarietà.  (Bruno Manfellotto)

Per firmare collegarsi al seguente sito:
http://temi.repubblica.it/espresso-appelli/?action=vediappello&idappello=391309&firma=true
 

Commenti

Post popolari in questo blog

Piana di Monte Verna - Piccola storia della “Real Fagianeria di Sarzano”

PAOLO BORSELLINO: A 22 ANNI DALLA STRAGE DI VIA D’AMELIO …

LA FAGIANERIA IN UN QUADRO DI FABRIS.