23 maggio 1992 – 23 maggio 2013. Il ricordo di Giovanni Falcone a 21 anni dalla sua morte .
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“Un uomo fa quello che è
suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli
ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità
umana”– così amava ripetere Giovanni Falcone, citando la famosa
frase di J.F.Kennedy.Certamente ci saranno tantissime manifestazioni in tutta Italia per
celebrare il grande Magistrato, ucciso il 23 maggio 1992 nella strage di Capaci
, ma forse la migliore celebrazione è rappresentata dal lavoro di tutti coloro
che quotidianamente si adoperano nel continuare una battaglia contro un sistema
malato e corrotto. Quello che conta non è ripercorrere cronologicamente quegli
eventi drammatici che segnarono così pesantemente gli ultimi anni del secolo scorso… quello che
conta è il ricordo di un uomo che non ha avuto il timore di fare il proprio
dovere fino in fondo… quel quello che
conta è il suo straordinario esempio di fiducia e dedizione nei confronti delle
istituzioni… quello che conta è l’insegnamento profondo che
ci ha lasciato GiovanniFalcone.
”Chi tace
e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a
testa alta muore una volta sola“ – con queste parole ci piace rendere omaggio
ad un grande Italiano che ha sacrificato la propria vita in nome di una sola
parola: giustizia.
di Angela D'Agostino L’area tifatina, già dall’antichità, come attesta la Tavola Peutigeriana (IV sec. D.C.), era una regione omogenea, caratterizzata da insediamenti religiosi legati al culto della Dea Diana, divinità alla quale erano dedicati boschi che ricoprivano le pendici collinari. Nel medio Evo i templi furono sostituiti dalle abbazie di S.Angelo in Formis e di S. Pietro ad Montes e si moltiplicarono i nuclei urbani pedemontani aventi chiese parrocchiali. Probabilmente una strada pedemontana collegava i siti collinari fino a Casa Hirta. Inoltre, vie secondarie collegavano Morrone e la scafa di Limatola sul Volturno e con la scafa di Caiazzo, passando per il vallone Civicorno, del Marmorella e del Tifata. Questa era una via veloce che conduceva alla piana sottostante Caiazzo e quindi alle valli telesina e alifana.
Nel corso della riunione del 29.11.2020, svoltasi in modalità a distanza, è stato eletto il nuovo Presidente dell'Associazione Progresso. I soci hanno deciso all'unanimità che a guidare l'Associazione nel prossimo triennio sarà l'Avvocato Albino Palmieri, il quale andrà a sostituire lo storico Presidente Giovanni Santabarbara. Quest'ultimo ha ricoperto la massima carica sociale per quindici anni (fin dall'atto di fondazione) ed ora, grazie ad una modifica statutaria, rimarrà ai vertici dell'Associazione in qualità di Presidente onorario. Albino Palmieri, 31 anni, laureato cum laude otto anni fa presso la facoltà di Giurisprudenza di Napoli , è abilitato all'esercizio della professione forense ed è cultore della materia in diritto processuale civile presso l'Università Federico II di Napoli. Il neo Presidente è inoltre autore di alcune pubblicazioni su riviste giuridiche specializzate. Riconfermato il sig. Francesco Donnarumma alla vicepresidenza ...
Ricordare Paolo Borsellino nel 22° anniversario della sua morte è un dovere a cui non possiamo sottrarci, se davvero vogliamo riaffermare alcuni valori fondamentali in cui tanti di noi ancora credono. Il rispetto profondo per le istituzioni, il senso del limite, ma anche la sobrietà e la riservatezza con cui Borsellino conduceva il proprio lavoro, rappresentano il vero esempio da seguire. Attraverso la testimonianza del figlio, pubblicata qualche anno fa, rendiamo omaggio ad una delle figure più rappresentative dei nostri tempi .
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