STORIA DEI PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA ITALIANA.

                                                                                    di Giustino Castellano

Stiamo assistendo ad uno dei momenti più confusi della nostra storia repubblicana. Le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio scorso ci hanno consegnato un Parlamento privo di una chiara maggioranza politica e del tutto incapace di individuare adeguate soluzioni alla difficilissima situazione in cui versa il nostro Paese. Siamo ormai al “tutti contro tutti”, ma  dopo vent’anni di politica urlata e muscolare, che ha preferito il randello al dialogo e al buon senso, i risultati non potevano essere certamente diversi, come dire qui ventum seminabunt et turbinem metent”. In un quadro del genere, possiamo solo sperare nell’elezione di un Capo dello Stato che, nel rispetto del dettato costituzionale,  sia effettivamente in grado di indicare al Paese la strada maestra da cui ripartire. Nel frattempo, vi proponiamo l’elenco e la storia degli undici Presidenti della Repubblica dal 1946 ad oggi.

Enrico De Nicola (capo provvisorio dello Stato dal 28 giugno 1946 e poi primo presidente della Repubblica dopo l'entrata in vigore della Costituzione il 1° gennaio 1948);
Luigi Einaudi (eletto l'11 maggio 1948);
Giovanni Gronchi (29 aprile 1955);
Antonio Segni (6 maggio 1962);
Giuseppe Saragat (28 dicembre 1964);
Giovanni Leone (24 dicembre 1971);
Sandro Pertini (8 luglio 1978);
Francesco Cossiga (24 giugno 1985);
Oscar Luigi Scalfaro (25 maggio 1992);
Carlo Azeglio Ciampi (13 maggio 1999);
Giorgio Naploitano (15 maggio 2006).

DATI, EVENTI E CURIOSITA’

Il primo presidente eletto secondo il dettato della Costituzione fu Luigi Einaudi.
Il Presidente eletto con il più ampio margine fu Sandro Pertini che, nel 1978, raggiunse l'83,6% dei consensi (ossia 832 voti su 995).
Giovanni Leone fu invece il Presidente che ottenne, nel 1971, il minor numero di consensi: il 52,0% (ossia 518 voti su 996). La sua elezione fu anche la più difficile e lunga della storia repubblicana, in quanto richiese 23 scrutini, protraendo i lavori parlamentari per quasi 25 giorni.
Antonio Segni fu il primo presidente a dimettersi anticipatamente, a causa di un ictus. Poi, Giovanni Leone (nel 1978) e Francesco Cossiga (nel 1992), lasceranno in tono polemico pochi mesi prima a causa di contrasti ed incomprensioni con il Parlamento e i media.
Enrico De Nicola è l'unico ad aver ricoperto sia l'incarico di Presidente del Senato che della Camera (quest'ultimo ruolo durante il Regno d'Italia). Ricoprì, successivamente, anche il ruolo di Presidente della Corte Costituzionale. Nella sua vita si ritrovò ad essere quindi la prima, la seconda, la terza e la quinta carica dello Stato.
Cossiga (insieme a De Nicola) ha ricoperto anche l'incarico di Presidente del Senato, mentre, sempre Enrico De Nicola, Giovanni Gronchi, Giovanni Leone, Alessandro Pertini, Oscar Luigi Scalfaro e Giorgio Napolitano ricoprirono precedentemente anche la carica di Presidente della Camera dei deputati (Cossiga, Gronchi, Leone e Scalfaro vennero eletti proprio mentre ricoprivano la carica di presidente di una delle due Camere). Giuseppe Saragat ricoprì invece la carica di Presidente dell'Assemblea Costituente.
Segni, Leone, Cossiga e Ciampi sono gli unici ad aver ricoperto la carica di Presidente del Consiglio dei ministri.
Leone e Napolitano sono, fino ad oggi, gli unici presidenti che ricoprivano già il ruolo di senatore a vita.
Un particolare curioso: fino a Napolitano, degli undici presidenti della Repubblica, la maggioranza assoluta proviene da due sole Regioni: Campania e Piemonte, Infatti sei presidenti sono nati in queste due Regioni. Einaudi, Saragat e Scalfaro in Piemonte e De Nicola, Leone e Napolitano, in Campania. Non solo, ma degli altri cinque quattro provengono da due altre Regioni (Toscana: Gronchi e Ciampi; Sardegna: Segni e Cossiga), mentre il quinto è l'unico ligure (Pertini). Particolare ancora più curioso: se consideriamo gli stati italiani preunitari, ben sei provengono dal Regno di Sardegna (Piemonte, Sardegna, Liguria), tre dalla capitale del Regno delle Due Sicilie (Napoli), due dal Granducato di Toscana.
In totale, su undici presidenti, cinque sono stati democristiani (Gronchi, Segni, Leone, Cossiga e Scalfaro), due liberali (De Nicola ed Einaudi), un socialdemocratico (Saragat), un socialista (Pertini), un indipendente (Ciampi, che ha però avuto trascorsi nel Partito d'Azione) ed uno dei DS (Napolitano). Fonte Wikipedia



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