LA CHIESA DI S.ANGIOLILLO
di Angela D'Agostino
Sembra che questa chiesa
che si trova nel centro storico di Piana ed è addossata alla parete rocciosa
del Monte Verna, sia di origine longobarda. Questa cappellina, fino alla prima
metà del 600, fu una delle chiese parrocchiali di Piana, insieme a quella di
Sant’Andrea ora distrutta. In una pergamena dell’Archivio Capitolare del 1805
si parla di Piana come una terra sita nella Piana di Caiazzo non molto lontana
dalla chiesetta comunemente chiamata S. Angiolillo.
Essa è ricordata inoltre in
un documento del 1282 e precisamente un atto pubblico con cui Giovanni
Glignette, nobile cavaliere e familiare di Carlo D’Angiò e poi signore di
Caiazzo, dona alla mensa Vescovile “quaedam stabili bona..in loco Sancti Angeli
alla Piana dicto…ad salutem animae suae patrisque sui Guillelmi”. Questo
documento è menzionato dall’Ughelli in “Italia sacra” vol.6 pg 447 e il
Melchiori in Descritione dell’Antihissima
città di caiazzo (Napoli 1619) pg.64. Inoltre, proprio, sotto la
dominazione di Sant’Angelo, e non di Santa Maria delle Grazie, troviamo
indicata questa cappella nei libri Parrocchiali più antichi, come pure negli
Atti delle Sante Visite, fino alla prima metà del secolo XVIII.
Chiesa del Santo Angelo,
cioè dell’Angelo per eccellenza ovvero San Michele? L’Angelo che riassume in sé
tanti culti pagani dall’Hermes
psicopompo che pesa le anime e le accompagna nell’aldilà, al Vessillifero di
probabile origine bizantina, all’Angelo dell’Acqua nel Talmud…Dal Monte S. Angelo, in Puglia, il culto dell’Arcangelo,si
diffuse in tutti i paesi cristiani e specialmente in Francia e in Germania. Il
consolidarsi della presenza benedettina e prima ancora dei Longobardi, che si
convertono alla Religione cattolica e scelgono come loro protettore L’Angelo
guerriero del Gargàno, ausa la fine degli ultimi culti pagani. La cosa si
verificò per Montecassino, Montevergine, Sant’Angelo in Formis, Sarno,
Faicchio, Liberi, Squille, Alvignanello, Castel Campagnano ein tantissimi
luoghi minori. Cosa c’è in questa Chiesetta? Un affresco della Madonna del
Purgatorio, tipico esempio di arte popolare e sull’intradosso dell’arco che
divide la chiesa da una cavità naturale c’è un affresco di san Rocco da Montpellier, il santo pellegrino
francese vissuto probabilmente nella seconda metà del secolo XIV, un
personaggio che, al di là della leggenda cristallizzatasi nella tradizione
popolare o della verità storica emersa da tanti studi condotti lungo i secoli,
ha affascinato i cristiani di tutti i tempi, al punto che era il più invocato
nell'Europa del Medioevo per debellare la peste, ed è divenuto con il passare
dei secoli il Santo più conosciuto nel continente europeo. Il santo viene
presentato in abito da pellegrino, consistente in tabarro (il
mantello a 360°) e relativo tabarrino (mantellina di dimensioni ridotte,
posta sopra il lungo tabarro vero e proprio, con funzione protettiva del tronco
e delle spalle, specie quando si trasportava bagaglio ecc.) che da lui ha poi
preso il nome (sanrocchino), un cappello a larga tesa, un bastone con
appesa una bisaccia a tracolla, (nella rappresentazione dell'artista,
sarebbe il contenitore del medicamento recato con sé da questo ex studente di
medicina presso la prestigiosa Facoltà della sua città natale). La cintura
ai fianchi sembra un cordone francescano; ha l'elemento distintivo della peste
per eccellenza:è una piaga sulla coscia con gocce di sangue .
Forse c’era a Piana una confraternite
intitolata a San Rocco (queste confraternite iniziarono ad essere istituite
dalla seconda metà del Quattrocento e si occuparono tra l'altro anche della
sepoltura dei cadaveri abbandonati durante le epidemie) ?
Il Prof. Sac. Giuseppe De
Francesco in “La Chiesa di S.Maria a Marciano” vol.II, dice che nella
Cappellina, sotto due affreschi, rappresentanti S. Rocco e S. Sebastiano si
leggeva l’epigrafe “Hoc.OPUS. (F). GERONIMO. DE.MAIO. PER. SOA. DEVOCIONE.
1532”. Un fedele di Piana che ha fatto decorare la cappellina per un voto?